L’architettura biofila è destinata davvero a cambiare il nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda?
Il progetto “Mitosis” dello studio di architettura GG-loop ci propone una nuova visione dell’edilizia, sempre più connessa con la natura. Il complesso residenziale collettivo sito ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, è stato progettato proprio per far risaltare l’importanza dell’architettura biofila come risposta all’attuale crisi ambientale.
Il design biofilico ha una teorizzazione relativamente recente, ma per certi versi è un ritorno all’essenziale, a ciò che veramente ci mette in comunicazione con quello che abbiamo intorno. Si tratta, infatti, di una progettazione architettonica ispirata a geometrie degli organismi naturali. Questi luoghi si integrano alla perfezione con l’ambiente in cui sorgono e, grazie alle particolari forme, alla progettazione degli spazi e alla tipologia di luce, danno la sensazione di vivere quasi outdoor.
Il complesso Mitosis di Amsterdam: connessione con l’ambiente
Il progetto Mitosis è composto da una serie di gruppi abitativi, accomunati da una facciata con persiane in legno. L’obiettivo del progetto è quello di offrire alla comunità una struttura sana e sostenibile, che invita la riconnessione con la natura.
Un ambiente di lavoro, vita e natura
“Miriamo a generare un habitat sano, emotivo e produttivo per il riposo, il lavoro e la vita a 360° con la natura”: questa è la missione condivisa da GG-loop sul progetto.
Mitosis si ispira ai principi della progettazione biofila per favorire le relazioni tra natura, biologia umana e ambiente costruito.
Il complesso è ricco di aree verdi comuni, proprio per facilitare il contatto con la natura. In più, sono stati utilizzati materiali naturali, interni organici e forme che stimolano il benessere fisico e mentale. La struttura produce più energia di quanta ne consuma e molti dei materiali impiegati riescono a “catturare” la CO2 nell’aria.
Flessibilità e funzionalità
Ogni modulo abitativo è composto prevalentemente in legno e ha una forma romboidale. Ogni unità è posizionata in modo da creare ampi spazi da vivere all’aperto in comune. I collegamenti verticali sono posti all’esterno, per mettere in contatto i gruppi abitativi con le terrazze, creando un continuum di spazi aperti.
Non mancano aree dedicate all’agricoltura verticale, alle serre e alla fauna selvatica.
I volumi e le planimetrie interne sono il frutto di calcoli e simulazioni molto accurate, basate su parametri relativi a specifiche condizioni del sito come l’irraggiamento solare, la privacy dei residenti, la densità di popolazione e l’indice degli spazi comuni.
Credits Immagini: https://gg-loop.com/