Le categorie catastali sono indispensabili per definire la rendita di un immobile. Si tratta infatti di un parametro che l’Agenzia delle Entrate utilizza per quantificare le tasse in base alla natura delle unità immobiliari, ognuna con differenti aliquote.

La divisione in categorie catastali segue criteri specifici e predefiniti, che semplificano il lavoro di attribuzione degli immobili in ciascuna categoria. Le categorie attualmente in vigore in Italia sono 6: vediamole insieme nel dettaglio.

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Cosa sono le categorie catastali?

Come abbiamo accennato, le categorie catastali sono un sistema di codifica che fa riferimento alle destinazioni d’uso di un immobile. Il nostro ordinamento prevede 6 differenti categorie, identificate con una lettera che va dalla A alla F

Le categorie catastali sono state introdotte per la prima volta con il Regio Decreto Legge n. 652 del 13 Aprile 1939 che sancisce la nascita anche del Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU), nato per ottimizzare il processo di classificazione degli immobili.

La funzione principale delle categorie catastali è quello di definire in modo immediato e standardizzato la rendita catastale di ogni immobile, così da poter calcolare facilmente le imposte a carico, dall’IMU alla tassa di successione.

Quali sono le categorie catastali?

Abbiamo detto che le categorie catastali sono 6 e vengono identificate da lettere che vanno dalla A alla F. Ogni lettera rappresenta una specifica categoria; all’interno di ogni categoria, ci sono anche delle sottocategorie, contraddistinte dalla lettera di appartenenza e un numero.

Possiamo dividere le categorie catastali in due grandi gruppi:

  • Le categorie catastali che riguardano immobili a destinazione ordinaria (gruppi A, B e C); 
  • Le categorie catastali che riguardano immobili a destinazione speciale (gruppi D, E ed F). 

Volendo fare un elenco completo, le 6 categorie catastali sono:

  • Categoria A: immobili residenziali e uffici
  • Categoria B: immobili con funzioni pubbliche
  • Categoria C: immobili di natura commerciale o pertinenze
  • Categoria D: immobili commerciali di tipo speciale oppure immobili con funzioni industriali
  • Categoria E: immobili di interesse collettivo
  • Categoria F: entità urbane che non producono alcun reddito

Vediamole singolarmente.

Categoria catastale A

La categoria catastale A fa riferimento agli immobili residenziali e gli uffici. Ecco un dettaglio delle sottocategorie:

  • A/1: abitazioni di tipo signorile
  • A/2: abitazioni di tipo civile
  • A/3: abitazioni di tipo economico
  • A/4: abitazioni di tipo popolare
  • A/5: abitazioni di tipo ultrapopolare
  • A/6: abitazioni di tipo rurale
  • A/7: abitazioni in villini
  • A/8: abitazioni in ville
  • A/9: castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici
  • A/10: studi e uffici privati
  • A/11: alloggi e abitazioni tipiche dei luoghi. 

Categoria catastale B

La categoria catastale B si riferisce a immobili con funzioni pubbliche. Nello specifico:

  • B/1: collegi, orfanotrofi, conventi, seminari, ricoveri, ospizi, caserme
  • B/2: ospedali e case di cura senza fine di lucro 
  • B/3: riformatori e prigioni
  • B/4: uffici pubblici
  • B/5: laboratori scientifici e scuole 
  • B/6: accademie, gallerie, musei, pinacoteche, biblioteche (che non si trovano all’interno di palazzi di pregio e castelli appartenenti alla categoria A/9)
  • B/7: oratori e cappelle non destinate all’esercizio pubblico del culto
  • B/8: magazzini sotterranei per depositi di derrate

Categoria catastale C

La categoria catastale C comprende gli immobili di natura commerciale o pertinenze. Nello specifico:

  • C/1: locali commerciali
  • C/2: locali di deposito e magazzini
  • C/3: laboratori per arti e mestieri 
  • C/4: locali e fabbricati per esercizi sportivi senza fine di lucro
  • C/5: stabilimenti di acque curative e balneari senza fine di lucro
  • C/6: autorimesse, rimesse, scuderie e stalle senza fine di lucro
  • C/7: tettoie aperte o chiuse

Categoria catastale D

La categoria catastale D fa riferimento agli immobili commerciali di tipo speciale oppure immobili con funzioni industriali. Nello specifico:

  • D/1: opifici
  • D/2: alberghi con fine di lucro
  • D/3: sale per spettacoli e concerti, cinematografi e teatri con fine di lucro
  • D/4: ospedali e case di cura con fine di lucro
  • D/5: istituti di assicurazione, cambio o credito con fine di lucro
  • D/6: locali e fabbricati per esercizi sportivi con fine di lucro
  • D/7: fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
  • D/8: fabbricati costituiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
  • D/9: edifici sospesi o galleggianti assicurati a punti fissi del suolo, ponti privati a pedaggio
  • D/10: fabbricati rurali.

Categoria catastale E

La categoria catastale E include gli immobili di interesse collettivo. Nello specifico:

  • E/1: stazioni per servizi aerei, marittimi, terrestri e di trasporto
  • E/2: ponti comunali e provinciali a pedaggio
  • E/3: fabbricati e costruzioni per esigenze pubbliche speciali
  • E/4: recinti chiusi per esigenze pubbliche speciali
  • E/5: fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze
  • E/6: torri, semafori e fari per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale
  • E/7: fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti
  • E/8: costruzioni e fabbricati nei cimiteri, esclusi i sepolcri, i colombari e le tombe di famiglia
  • E/9: edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del gruppo E.

Categoria catastale F

Infine, la categoria catastale F include:

  • F/1: aree urbane
  • F/2: unità collabenti
  • F/3: unità in corso di costruzione
  • F/4: unità in corso di definizione
  • F/5: lastrici solari
  • F/6: fabbricato in attesa di dichiarazione
  • F/7: infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione.

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