Stai pensando di ampliare la tua casa ma non sai da dove cominciare?

Innanzitutto è bene distinguere due diverse tipologie di ampliamento:

  • L’ampliamento in orizzontale, che prevede l’aggiunta di un nuovo corpo di fabbrica accanto a quello già esistente
  • L’ampliamento in verticale, che prevede l’aggiunta di un corpo di fabbrica sovrapposto a quello esistente. Parliamo dunque di una sopraelevazione.

Qualunque sia la tua scelta è bene sapere che ciascuna di queste modalità richiede accorgimenti diversi e una serie di fattori da considerare. Vediamo insieme come ampliare una casa e come scegliere la soluzione migliore per le tue esigenze.

Guarda il video e scopri come ampliare la tua casa con la bioedilizia

Quali edifici possono essere ampliati con la bioedilizia?

Un ampliamento in bioedilizia può essere effettuato sia su un edificio tradizionale, sia su un edificio in bioedilizia. Da questo punto di vista, non ci sono limiti.

Da dove cominciare per predisporre l’ampliamento di una casa?

L’ampliamento di una casa inizia con due diverse verifiche di fattibilità, condotte da un tecnico abilitato. Le verifiche tengono in considerazione due diversi elementi:

  • Una verifica di fattibilità dal punto di vista urbanistico. In questo caso, bisogna sapere a quanto volume totale corrisponde la tua casa, qual è la volumetria massima e quali sono gli ampliamenti massimi realizzabili. Spesso sono consentiti, da normative comunali, ampliamenti del 20% o da programmi regionali, come quelli del piano casa. Dal punto di vista della sopraelevazione, è bene conoscere l’altezza massima consentita per i fabbricati, per sapere se è possibile alzare la quota massima del tetto
  • Una verifica di fattibilità strutturale. La normativa impone un’analisi dettagliata: nel caso della sopraelevazione, è necessario verificare che il fabbricato attuale riesca a reggere un nuovo carico. Nel caso di un ampliamento in orizzontale, la verifica sarà concentrata sulla nuova porzione. In questo caso, è importante anche verificare che questa aggiunta non interferisca nella struttura già presente. Infine, è bene controllare che le normative regionali e comunali non impongano verifiche più precise.

Come progettare un ampliamento?

Per progettare un ampliamento di un edificio, per prima cosa devi capire le tue necessità, di quante stanze in più hai bisogno e come usarle.

Dovrai poi capire se a livello di funzionalità e costi ti conviene affiancare un nuovo fabbricato o sopraelevare (e se le norme lo permettono).

Qualunque sia la tua decisione, il progetto dell’ampliamento deve essere in linea con il fabbricato esistente, dal punto di vista estetico, funzionale e strutturale.

  • Dal punto di vista estetico, deve esserci lo stesso approccio dal punto di vista materico e stilistico. A seconda del fabbricato già esistente, se molto antico o più recente, puoi decidere di rispettare i parametri esistenti o se realizzare qualcosa a contrasto dando maggiore personalità al fabbricato. L’importante è che i caratteri del progetto seguano quanto stabilito dalla normativa
  • Dal punto di vista funzionale, bisogna studiare la distribuzione degli ambienti in modo che risulti organica con quella già esistente
  • Dal punto di vista strutturale, nel caso della sopraelevazione, bisogna pensare ad un irrobustimento della struttura, nel caso non sia in grado di sopportare un nuovo carico. Se l’ampliamento è in orizzontale, bisogna pensare alla progettazione della fondazione della nuova porzione.

Un consiglio in più: valuta già durante la realizzazione del cantiere della tua casa se potresti aver bisogno di ampliare o sopraelevare. Nel primo caso si potrà intervenire fin da subito, realizzando una fondazione più larga; nel secondo caso si sovradimensioneranno le strutture.

Ampliamento e terreno: qual è il legame?

Qualunque sia la tipologia di ampliamento scelto, è importante studiare la conformazione del terreno. Questo è compito del geologo, che descrive la morfologia del suolo.

L’analisi del terreno serve per capire come agire e che accortezze avere per l’ampliamento.

Serve l’autorizzazione comunale per ampliare la casa?

La risposta è si. Per l’ampliamento c’è bisogno dell’autorizzazione comunale, perché il cambio di volumetria richiede un Permesso di Costruire. Necessario inoltre verificare che il fabbricato non si trovi in un’area con vincoli, come ad esempio la localizzazione nei pressi di un fiume o in un centro storico.

I vantaggi di un ampliamento in bioedilizia

Ci sono diversi vantaggi legati ad un ampliamento in bioedilizia:

  1. I carichi ridotti. Il legno è un materiale leggero e flessibile, che agevola la realizzazione di sopraelevazioni e il trasporto
  2. I tempi ridotti di montaggio. Con la bioedilizia i tempi di cantiere sono molto più bassi. Questo comporta meno disagio per i vicini e per chi vive nella casa, considerando che la maggior parte degli ampliamenti si svolge su case già abitate
  3. L’efficienza energetica. La bioedilizia ha un basso impatto ambientale e garantisce l’efficienza energetica.

Se vuoi realizzare un ampliamento in bioedilizia, noi di Barra&Barra possiamo supportarti in ogni fase di questo processo. Per saperne di più, contattaci ora.

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