L’innovazione tecnologica e la ricerca in campo edile hanno portato in auge l’utilizzo di materiali nuovi per la costruzione di case più sicure e più sostenibili. Tra queste, il gessofibra è sicuramente una delle novità più interessanti nel settore della bioedilizia.
Questo materiale viene considerato, in un certo senso, come l’erede naturale del cartongesso ed è particolarmente apprezzato per le elevate prestazioni che assicura, pur essendo frutto di riciclo.
Le lastre in gessofibra sono composte, infatti, da due elementi naturali: gesso e fibre di cellulosa. Questa sua composizione lo rende perfetto per le costruzioni sostenibili e, allo stesso tempo, lo rendono ideale per garantire stabilità, efficienza e ottima resistenza al fuoco. Ma vediamo insieme cos’è il gessofibra, come viene impiegato in bioedilizia a quali sono le differenze con il “vecchio” cartongesso.
Pannelli in gessofibra: quello che devi sapere
I pannelli in gessofibra possono essere utilizzati in tanti modi: ottimi per rivestire i tetti o per realizzare pareti divisorie, questo materiale assicura elevate prestazioni e, allo stesso tempo, è amico dell’ambiente grazie alla sua composizione naturale. Ecco tutto quello che devi sapere su questo materiale.
Gessofibra: cos’è
Come abbiamo accennato, il gessofibra è un materiale derivato da gesso e fibra di cellulosa. Le lastre hanno un aspetto simile al cartongesso, ma già trasportandole ci si può rendere conto del peso ben superiore, poiché la fibra di cellulosa le rende più stabili e resistenti. Questa resistenza e questa solidità rende il gessofibra più performante in termini di isolamento termoacustico.
La fibra di cellulosa allo stato puro è frutto di carta riciclata: questo permette di generare un materiale nuovo nel pieno rispetto dei principi di economia circolare e sostenibilità ambientale.
I vantaggi del gessofibra
Il gessofibra è sempre più utilizzato dai costruttori in bioedilizia e offre molti vantaggi, sia in termini di efficienza, sia in termini di sostenibilità ambientale. Ecco i più interessanti da tenere assolutamente in considerazione:
- Maggiore isolamento termico e acustico. I pannelli hanno una massa ben maggiore rispetto al cartongesso, il che li rende più pesanti e più isolanti
- Maggiore capacità di sopportare carichi appesi
- Ottima resistenza agli ambienti umidi e resistenza alla formazione di muffe, spore e umidità. Questo offre anche una migliore qualità dell’aria, proprio perché la casa sarà libera da sostanze potenzialmente allergizzanti come le muffe
- In alcuni casi, il gessofibra può assorbire VOC (Composti Organici Volatili), sostanze che rappresentano una forma di inquinamento indoor dannoso per la salute
- In caso di incendi, il gessofibra è estremamente sicuro perché brucia lentamente e non genera fumi nocivi
- Biocompatibile e derivato da materiali di riciclo
Come vengono utilizzate le lastre in gessofibra
Gli utilizzi delle lastre in gessofibra sono molteplici: si tratta, infatti, di un materiale estremamente versatile, che può essere impiegato in contesti differenti. Ad esempio, viene utilizzato per realizzare sottopavimenti, controsoffitti, pareti divisorie e rivestimenti di tetti.
Gessofibra vs cartongesso: le differenze
Pur avendo apparenti similitudini, il gessofibra è ben diverso dal cartongesso. Il cartongesso è divenuto popolare in edilizia negli anni ‘70 e ‘80. Questo materiale veniva impiegato prevalentemente come contropareti dei muri perimetrali o come pareti divisorie, manifestando però non pochi limiti.
Tra i più grandi limiti del cartongesso, sicuramente lo scarso isolamento termoacustico, così come una bassa resistenza ai carichi pesanti. In più, il cartongesso, se incendiato, genera fumi tossici e, se posto in luoghi umidi, tende ad accumulare la muffa, con conseguente peggioramento della qualità dell’aria.
Il gessofibra supera questi limiti e, per questo, può essere definito come l’erede più performante (e sostenibile) del cartongesso. La posa dei due elementi è in linea di massima simile, ma con alcune differenze importanti che riguardano la stuccatura. I pannelli in gessofibra devono essere posizionati leggermente distaccati l’uno dall’altro così che, successivamente, le fughe possano essere sigillate con un particolare tipo di stucco che unifica i pannelli.
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