Perché scegliere una casa in bioedilizia ? A quale azienda affidarsi? Come orientarsi tra le varie proposte presenti sul mercato italiano?

La redazione di Gli Ecocentrici ha intervistato un professionista del settore: Matteo Lisa, architetto e collaboratore presso la Barra&Barra, dove si occupa della progettazione esecutiva delle case prefabbricate in legno, accompagnando i clienti nella scelta di soluzioni volte all’ottimizzazione dell’involucro edilizio.

Ecco i consigli da non perdere.

Come e quando è nata la passione per la bioedilizia?

La bioedilizia è un ambito che mi ha sempre appassionato. Ho avuto la fortuna di coltivare questa mia passione già durante il percorso di studi e poi nell’avvio della professione di architetto. Durante la specializzazione al Politecnico di Torino ho frequentato diversi corsi universitari incentrati sulle costruzioni in legno. Da lì ho compreso le potenzialità ed i vantaggi di questo materiale e i benefici di un edificio costruito con materiali naturali ed eco compatibili. Dopo la laurea, ho iniziato a lavorare presso uno start-up, un’azienda innovativa del Politecnico che realizza case in bioedilizia e nel frattempo ho affiancato all’attività lavorativa due Master di ricerca che sono stati l’occasione per approfondire gli studi di prodotti e soluzioni per un abitare ecosostenibile e di applicare quanto stavo apprendendo all’attività lavorativa.

Nell’immaginario collettivo italiano le case in legno sono raffigurate spesso come scialbe costruzioni low-cost. La realtà è diametralmente opposta. Le case prefabbricate in legno possono essere case di lusso, in grado di coniugare tecnologia, design e massimo comfort.

Si è vero. Sovente amici e conoscenti anche del settore mi domandano se le case in legno che progettiamo e costruiamo sono tipo quelle che si vedono nelle praterie americane. Io sorrido affermando che non è proprio così. Questo è per far capire quanto i pregiudizi ed i luoghi comuni sulle case prefabbricate in legno siano ancora molti e tutti più o meno generati e alimentati dalla scarsa diffusione di questa cultura costruttiva sul territorio italiano. Purtroppo non tutti sanno che le case in legno possono essere di design e con un comfort degli ambienti interni molto elevato. La ricerca in questo campo sta facendo passi da gigante e raggiungendo livelli di qualità altissimi.

Tra gli esempi che potrei citare ove anche il design si sposa con la bioedilizia raggiungendo livelli di tecnologia elevati ce ne sono in particolare due che mi hanno colpito. Il primo è il progetto 100k di Mario Cucinella, una costruzione plurifamiliare che è capace di produrre energia utilizzando ogni strategia passiva e attiva di sfruttamento delle energie rinnovabili, per esempio attraverso l’utilizzo di superfici captanti per accumulare l’energia solare quale fonte di riscaldamento per i mesi invernali e pannelli fotovoltaici integrati architettonicamente. Il nome di questo progetto, appunto 100k, sta ad indicare che il costo di ogni unità avente una superficie di cento metri quadri è di centomila euro, sfatando così l’idea che una casa che coniuga tecnologia, design e massimo comfort sia solo accessibile a pochi.

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Il progetto 100k  (Photo credits: www.mcarchitects.it)

Il secondo progetto si chiama Leap Home, una casa prototipo costruita a Lissone (MI) con componenti leggeri e bidimensionali facili da assemblare, che garantiscono tempi certi e velocità di esecuzione, che sfrutta le tecniche di prefabbricazione industriale: tutti i componenti impiantistici sono già preassemblati in fabbrica in modo da ridurre al massimo i tempi di cantiere e la struttura portante è a telaio in legno microlamellare.

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Leap Home (Photo credits: www.leapfactory.it)

Il panorama italiano delle aziende specializzate nella costruzione di case in legno è variegato. Da aziende che propongono soluzioni low-cost a quelle specializzate in costruzioni più costose e dagli standard elevatissimi. Quali sono i principali operatori del settore in Italia nelle varie fasce di prezzo? 

Negli ultimi anni è cresciuto il numero di aziende, concentrate principalmente nel Nord Italia, che costruiscono case in legno con diversi target di prezzo offrendo prodotti e servizi differenti. A tal proposito le aziende potrebbero essere sommariamente suddivise in tre macro gruppi:

  • aziende come la Wolf Haus che realizzano principalmente case catalogo, cioè modelli di case standard tra cui il cliente può scegliere a costi contenuti, trattandosi di progetti molto semplici e ripetibili per diversi utenti;
  • aziende che si pongono in una fascia di qualità-prezzo alta, come la Barra&Barra, che realizzano invece unicamente progetti personalizzati cuciti in base alle esigenze del cliente soddisfacendo diverse necessità, abitudini e gusti, distinguendosi così dagli altri costruttori in riferimento alla realizzazione di case a modello e orientandosi alla cultura del “Made in Italy”;
  • aziende di fascia molto elevata come la Pagano, brand internazionale del lusso, che si contraddistinguono per i loro caratteri architettonici inconfondibili ponendo l’attenzione all’aspetto estetico e al design a discapito però delle esigenze di risparmio energetico.
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Esempio di una casa realizzata dall’azienda Barra&Barra

Quali sono le caratteristiche principali da tenere in considerazione nel progetto di una casa che coniughi design e risparmio energetico?

Spesso si dice che questi due aspetti siano inconciliabili, ma non è così. I criteri da seguire per progettare una casa di design con un elevato risparmio energetico sono in realtà pochi, semplici e facilmente attuabili.

La prima caratteristica da considerare per una buona progettazione è lo studio dell’orientamento dell’edificio rispetto ai punti cardinali e di conseguenza l’analisi della distribuzione degli spazi e delle aperture vetrate in facciata. Occorrerebbe limitare le dimensioni ed il numero di aperture orientate a Nord, mentre le aperture a Sud possono essere più grandi purché ben schermate esternamente per evitare fenomeni di surriscaldamento nel periodo estivo. Nel periodo invernale i serramenti a sud possono favorire gli apporti gratuiti per il riscaldamento.

La scelta della forma dell’edificio è poi una caratteristica fondamentale per avere un risparmio energetico, progettare forme compatte permette di ridurre la superficie disperdente ed insieme alla realizzazione di un involucro altamente isolato sono uno dei punti basilari per realizzare una casa a basso consumo. In ultimo, il tetto, se inclinato, deve essere ben orientato e con una pendenza ottimale per migliorare l’efficienza del fotovoltaico.

Un caro amico vuole progettare la propria casa. Come lo convincerebbe a scegliere una casa prefabbricata in bioedilizia? 

Gli direi che come oggi si è attenti nell’acquisto di automobili che possano consumare ed inquinare poco, occorrerebbe adottare la stessa filosofia anche nella scelta del sistema costruttivo della propria casa. Costruendo una casa in bioedilizia, a fronte di un investimento economico iniziale magari leggermente superiore rispetto ad una casa costruita con una tecnologia tradizionale in latero cemento, si riesce poi ad avere un maggior risparmio economico durante l’uso dell’abitazione in quanto i consumi in bolletta sono praticamente nulli, questo perché l’involucro è altamente performante e quindi le dispersioni energetiche nel periodo invernale sono minime e quindi serve poca energia per riscaldare la casa e quella poca energia è prodotta in loco attraverso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili.

I punti di forza di una casa in bioedilizia rispetto ad una casa realizzata in edilizia tradizionale sono maggiori non solo in fase di uso e gestione, ma anche in fase di progettazione e costruzione: anzitutto in fase di progettazione ogni particolare costruttivo è studiato in maniera più dettagliata rispetto a quanto non lo si faccia nell’edilizia tradizionale e questo permette di avere un controllo rigoroso del risultato finale evitando sorprese in cantiere; inoltre i capitolati di una casa in bioedilizia sono dettagliatissimi e i costi sono certi dall’inizio alla fine del processo; in fase di costruzione i tempi di realizzazione sono ridotti al minimo grazie alla struttura prefabbricata, e questo consente di avere tempi ben definiti, stretti e controllati.

Una costruzione in bioedilizia è inoltre realizzata interamente con materiali rigenerabili e naturali ed è costituita da una struttura portante antisismica: in un territorio come quello italiano ove circa il 40 % del territorio è in area ad elevato rischio sismico serve un vero e proprio cambio di paradigma nel modo di costruire e le costruzioni in bioedilizia con struttura lignea costituiscono una soluzione ed un’opportunità per la nostra nazione.

E quali consigli gli darebbe per guidarlo nella scelta di un’azienda edile a cui affidarsi?

Sicuramente gli consiglierei un’azienda che possa seguirlo in tutte le fasi di realizzazione della propria casa, e quindi gli indicherei realtà che possano accompagnarlo già a partire dall’iter di progettazione con al loro interno una serie di professionisti competenti in grado di soddisfare tutti gli aspetti: dalla progettazione architettonica alla presentazione delle pratiche comunali per l’ottenimento del permesso di costruire; dalla fase di valutazione dei costi alla progettazione esecutiva (progettazione strutturale, dell’involucro, termotecnica, ecc); dal coordinamento dei lavori alla fase di chiusura del cantiere includendo tutte le pratiche da assolvere per iniziare a vivere nella propria casa (collaudo statico, allacciamenti, accatastamento, agibilità). Avere un referente unico con al suo interno un team di professionisti che lavora assieme per ottenere un risultato finale condiviso è senza dubbio un valore aggiunto e permette di costruire con costi e tempi certi, togliendo preoccupazioni al cliente che non si trova così a dover gestire una serie di attori diversi nella realizzazione della propria abitazione.

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