Il tetto è uno degli elementi più importanti di una casa: oltre ad assolvere ad una fondamentale funzione protettiva della struttura, il tetto è fattore imprescindibile per l’isolamento termico di un edificio. Realizzare un tetto in legno significa assicurarti una copertura efficiente, ecologica e sicura. Il legno, infatti, è un materiale estremamente versatile e robusto, da sempre utilizzato per la costruzione.

Complice la ricerca dell’efficienza energetica e la maggiore attenzione verso l’ambiente, le costruzioni in legno stanno diventando sempre più popolari e diffuse, così come le coperture. 

Se stai pensando di rifare il tetto, il legno è sicuramente il primo elemento da prendere in considerazione. Oltre ad essere funzionale, il legno è bello da vedere e può dare un tocco di design in più alla tua casa.

Ma vediamo nello specifico come progettare un tetto in legno e quali sono i fattori da considerare prima di passare all’opera.

Costruire un tetto in legno: quello che devi sapere

Il tetto assolve a diverse funzioni importanti relative alla tua casa: oltre a proteggere l’edificio dalle intemperie, la copertura è fondamentale per contribuire al comfort abitativo e favorire il risparmio energetico. Ecco tutto quello che devi sapere se vuoi investire in un tetto in legno e non sai da dove cominciare.

Perché scegliere il legno per il tetto?

Come abbiamo detto, il legno è un materiale con molte qualità, che ben si presta per la realizzazione di un tetto per un edificio. Il legno è:

  • Un eccellente isolante termoacustico: questa proprietà ti permette di assicurare un certo comfort abitativo, limitando la dispersione termica. In questo modo la tua casa sarà più protetta dagli sbalzi di temperatura tutto l’anno, con un risparmio energetico notevole
  • Resistente: la sua resistenza lo rende estremamente sicuro e può tutelare la tua casa da umidità e infiltrazioni d’acqua
  • Sicuro: il legno è un materiale completamente sicuro in caso di terremoti e incendi
  • Ecologico e biocompatibile: a differenza dei materiali “tradizionali” impiegati in edilizia, il legno è ecologico e rispettoso dell’ambiente
  • Un elemento di design. Oltre ad essere funzionale, un tetto in legno è anche bello da vedere 

Quale legno utilizzare per il tetto

Ci sono essenzialmente due tipologie di legno per la realizzazione di tetti:

  • Il legno massello
  • Il legno lamellare

Il legno massello è la soluzione con un impatto estetico più imponente: in questo caso si tratta di travi massicce che non prevedono nessuna tipologia di lavorazione. Il legno impiegato può essere di abete, rovere, larice o castagno. Il risultato estetico è molto rustico e conferisce all’ambiente un calore unico, trasformando un elemento funzionale in un elemento di design.

Il legno lamellare, invece, è il frutto della sovrapposizione di diverse tavole in legno, di circa 5 cm. Le tavole non presentano nodi e, in linea di massima, i costi sono inferiori rispetto al legno massello. 

Entrambe le soluzioni garantiscono le qualità di cui abbiamo parlato nel precedente paragrafo; le differenze riguardano la tipologia di lavoro da realizzare, i costi e l’impatto estetico del risultato finale.

La struttura di un tetto

A prescindere dalla tipologia di legno impiegata per la costruzione, ogni tetto presenta degli elementi comuni, che costituiscono la sua struttura. La struttura di un tetto prevede sempre la presenza di elementi come:

  • Una struttura portante, composta da travi e da listelli, che ha il compito di “reggere” la copertura della casa
  • Una membrana impermeabile, che proteggerà la casa dalle intemperie ma, allo stesso tempo, assicurerà il passaggio dell’aria
  • Una sorta di “gabbia” in legno su cui appoggiare la struttura, ossia la listellatura
  • Un manto di copertura che, come abbiamo detto, può essere composto da legno massello o lamellare
  • Le tegole, da posizionare sopra al tetto
  • La grondaia, per permettere all’acqua piovana di defluire

Le tipologie di tetto

I tetti in legno non sono tutti uguali: essi possono differire in base alla struttura e alla modalità di costruzione. La prima differenza è di natura strutturale e distingue i tetti in piani e inclinati. Nella scelta si dovrebbe tener conto del fatto che l’inclinazione del tetto favorisce il fluire dell’acqua e delle intemperie, limitando i ristagni che invece possono verificarsi nei tetti piani.

L’ideale è scegliere un tetto con un’inclinazione almeno superiore al 20%. I tetti possono essere inoltre mono-falda, a due falde o a più falde. Nel caso del mono-falda, la superficie presenta una sola inclinazione; nel caso del due falde, vi sono due superfici che possono essere simmetriche o asimmetriche. Infine, nel caso del tetto a più falde, la struttura può essere composta da superfici con più inclinazioni.

Il tetto in legno ventilato

Uno degli aspetti più importanti di un tetto riguarda la sua capacità di garantire un certo comfort abitativo. Proprio per questo, si opta spesso per un tetto in legno ventilato.

Il tetto ventilato prevede la creazione di un’intercapedine tra la parte esterna del tetto e quella interna, in modo da consentire il naturale passaggio di aria. Questa ventilazione permette di evitare l’umidità e di mantenere la casa isolata, assicurando un comfort in tutte le stagioni.

Manutenzione del tetto in legno

Per quanto riguarda la manutenzione del tetto, come dicevamo il legno è un materiale estremamente resistente. Gli interventi periodici richiesti sono minimi e riguardano una manutenzione e un controllo ordinari.

Ristrutturazione del tetto e incentivi fiscali

L’investimento per la ristrutturazione del tetto può essere parzialmente assorbito grazie a incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Ad esempio, è il caso dell’Ecobonus che offre una detrazione fiscale fino al 75% per interventi di questa natura.

Costruisci il tuo tetto in legno

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2 Commenti

  • nicola ha detto:

    ho un rudere senza tetto ma con pareti perimetrali ancora in piedi si puo chiedere l’ecobonus per la demolizione e costruzione di casa in legno la destinazione d’uso era di stalla e successivamente poiche’ sono state tolte le bestie e’ cambiata la destinazione duso in magazzino posso chiedere destinazione uso abitazione sono 70 mq netti

    • Barra&Barra ha detto:

      Buongiorno,
      si, i ruderi privi di tetto sono sono inclusi nel super ecobonus, a patto però che al termine dei lavori si raggiunga la classe A.
      In casi come il suo occorre sempre fare il cambio di destinazione d’uso perché tutti i bonus si applicano solo a fabbricati la cui destinazione d’uso finale è residenziale. Il cambio di destinazione d’uso deve essere ben esplicitato nella pratica edilizia, meglio se fin già dal titolo. Ad esempio qui potrebbe essere: demolizione e ricostruzione di edificio con cambio di destinazione d’uso da agricolo a residenziale.
      ATTENZIONE: il fabbricato di partenza deve essere dotato di impianto di riscaldamento. Nella domanda è specificato che prima era una stalla (difficilmente può considerarsi riscaldata) e dopo diventa magazzino (potrebbe essere riscaldato). Quindi bisogna ancora verificare che questo magazzino sia dotato di impianto di riscaldamento funzionante oppure riattivabile con degli interventi di manutenzione.

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