Molto spesso, tra gli addetti ai lavori, ci si rivolge a determinate categorie di edifici utilizzando due acronimi: ZEB e NZEB.

Oggi, complice la diffusione delle biocase e la crescita dell’edilizia in legno, queste sigle sono comuni anche tra chi non lavora nell’ambito delle costruzioni. Ma a cosa facciamo riferimento esattamente parlando di edifici ZEB?

Gli acronimi ZEB e NZEB stanno, rispettivamente, per “Zero Energy Buildings” e i “Near Zero Energy Buildings”. Gli edifici ad “energia zero” o “energia quasi zero” rappresentano tutte quelle strutture dove il bilancio tra l’energia prodotta e quella consumata è pari o prossimo a zero.

Dietro questo concetto relativamente semplice si nasconde un mondo fatto di accurate progettazioni, standard da rispettare e elevati criteri di efficienza energetica a cui aderire.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche degli edifici ZEB e NZEB e come si progettano.

ZEB e NZEB: una definizione

Volendo dare una definizione di ZEB e NZEB, possiamo dire che si tratta di una particolare tipologia di edifici con elevate prestazioni energetiche, dove il bilancio tra energia prodotta e energia consumata si avvicina (o è) zero.

Questi edifici hanno un basso consumo energetico e godono dell’integrazione di sistemi di energia rinnovabile. Per poterli realizzare, si parte da una fase di progettazione estremamente accurata, in cui ogni elemento ha un peso specifico per determinare l’ottimizzazione energetica dell’edificio.

In fase di progettazione, infatti, è necessario fare attenzione all’esposizione solare, alla scelta dei materiali per l’isolamento, alle fonti di illuminazione e a tutti quegli elementi che possono contribuire al risparmio energetico dell’edificio. Allo stesso tempo, un edificio NZEB deve essere in grado di produrre l’energia necessaria per autoalimentarsi e per gestire i sistemi di raffrescamento e riscaldamento. 

NZEB: cosa dice la legge?

In Italia, a partire dal 1° gennaio 2021, il rispetto dei requisiti NZEB per la costruzione è indispensabile per tutti i nuovi edifici.

In precedenza, questo obbligo era riservato alla sola edilizia pubblica; ad oggi, invece, è necessario attenersi a questi requisiti anche nell’edilizia privata.

La nascita della normativa italiana è successiva alle direttive UE, che hanno definito l’importanza delle costruzioni NZEB nell’Energy performance of buildings directive (EPBD) 2010/31/UE e nell’Energy Efficiency Directive 2012/27/EU.

Sulla scia di questi due elementi e successive implementazioni, l’Italia ha varato in prima battuta il D.L. 63/2013, che a sua volta andava ad integrare il D.Lgs.192/2005 con quanto richiesto dalla EPBD. A seguire, con il D.M. 26/06/2015 (noto anche come “Decreto Requisiti Minimi”), vengono stabilite le modalità di calcolo delle prestazioni energetiche e l’integrazione delle rinnovabili. Infine, il quadro si conclude con il D.Lgs. 48/2020 che recepisce la Direttiva Europea 2018/844/EU, rilanciando i parametri già definiti dal Decreto Requisiti Minimi del 2015.

Quali sono le caratteristiche degli edifici ZEB e NZEB?

In linea di massima, possiamo dire che gli edifici ZEB e NZEB sono strutture ad elevata efficienza energetica e altamente tecnologiche.

Per far sì che gli edifici siano ad energia zero o quasi, è necessario concentrarsi su una serie di fattori:

  • L’involucro esterno deve vantare ottime capacità di isolamento termico. La progettazione di questo aspetto deve far sì che l’edificio mantenga un comfort in ogni stagione
  • Deve esserci uno studio dell’esposizione solare e delle ombreggiature in fase progettuale, per sfruttare al massimo l’orientamento della casa in tema di efficienza energetica
  • Il fabbisogno energetico deve essere quasi nullo
  • La progettazione deve eliminare i ponti termici, ovvero quelle parti dell’involucro termico in cui i flussi di calore sono più rapidi rispetto alle parti circostanti, con il risultato che, durante l’inverno, i ponti termici veicolano calore dall’interno all’esterno e viceversa durante l’estate
  • L’edificio deve avere impianti ad elevata tecnologia e prevedere un sistema di climatizzazione invernale ed estiva, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione
  • L’energia deve essere prodotta da fonti rinnovabili, sfruttando ad esempio la geotermia o gli impianti fotovoltaici

Come puoi vedere, la progettazione ha assunto un ruolo sempre più centrale per la realizzazione di edifici ad elevate prestazioni energetiche. Ecco perché è importante affidarsi a degli esperti per la costruzione della tua casa, che tengano conto delle linee guida NZEB e che sappiano realizzare immobili tecnologicamente avanzati, sostenibili e sicuri.

Noi di Barra&Barra possiamo aiutarti a realizzare la casa dei tuoi sogni, chiavi in mano, dalla progettazione alla consegna. Per saperne di più e ricevere un preventivo personalizzato per il tuo progetto, contattaci ora.

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